Dopo Amleto, Riccardo III, Zio Vanya, Heatcliff (Cime tempestose), Darcy (Orgoglio e pregiudizio), il principe del teatro (e del cinema) inglese, Laurence Olivier alle prese con un personaggio dell’Inghilterra contemporanea, un attore di secondo ordine che si trova a fare i conti con la vita. In una piccola città sul mare nel Lancashire, la storia di Archie Rice, un cabarettista sul viale del tramonto: i debiti, la perduta giovinezza, il rapporto difficile con la figlia, una moglie sullo sfondo, una giovane amante, un figlio in guerra, il vecchio padre morente. Un racconto crepuscolare scritto per il teatro da John Osborne dopo il successo di Ricorda con rabbia. Il giovane autore scrisse The Entertainer per Laurence Olivier che debuttò con lo spettacolo al Royal Court Theatre il 10 aprile 1957 per la regia di Tony Richardson. Un trionfo per l’attore, il commediografo e il regista che si riunirono per l’adattamento cinematografico tre anni più tardi. Secondo Richardson, The Entertainer era «l’incarnazione di un sentimento nazionale… Archie era il futuro, il declino, l’amarezza, le ceneri della vecchia gloria, la china che stava prendendo l’Inghilterra».